ANCHE I GENI PERDONO IN BORSA SE……!

Come sono solito ripetere, per ottenere risultati realmente positivi dalla propria pianificazione finanziaria, occorre essere DISCIPLINATI e seguire le regole dell’investitore intelligente.

A questo proposito oggi voglio raccontarvi la storia di Isaac Newton, si il genio che tutti conosciamo e che occupa una posizione di grande rilievo nella storia della scienza e della cultura in generale.

Il suo nome è associato a una grande quantità di leggi e teorie ancora oggi insegnate in tutto il mondo, nessuno potrebbe, quindi, pensare ad un Newton investitore perdente, per colpa dall’effetto FOMO (fear of missing out).

Newton comprò, infatti, le azioni della Compagnia dei Mari del Sud nel gennaio del 1720. Riuscì a vendere a 300 sterline le azioni che aveva comprato appena un mese prima a 150.

Un’operazione brillante, dunque, ma la soddisfazione fu di breve durata perché le azioni continuarono a salire. Ed è qui che entra in campo l’effetto FOMO, offuscato dalla salita inarrestabile e dall’invidia per gli enormi guadagni di chi non aveva venduto, Newton commise un errore imperdonabile, guidato dalla paura di perdere una occasione unica riacquistò a 680 sterline in maggio e inizialmente tutto filava liscio, infatti il titolo continuò a salire, toccando all’inizio di agosto le 1050 sterline. Convinto di aver fatto un’ottima scelta, questa volta conscio dell’ultima esperienza non vendette, a quel punto iniziò però il declino, dapprima lento e irregolare e poi precipitoso. Newton iniziò a vendere in ottobre a 300, ma liquidò il grosso della posizione in novembre a 100 sterline, perdendo 20000 sterline (circa 3 milioni di sterline al cambio attuale) e riducendosi sul lastrico.

Si narra che Newton abbia detto “Posso calcolare il movimento delle stelle, ma non la follia degli uomini.”

E’ stato vittima dell’effetto FOMO cioè la paura innata di perdere un affare di cui tutti stanno approfittando, di essere tagliati fuori come degli stupidi, sui mercati questo atteggiamento è molto frequente ed è la causa degli insuccessi di tanti investitori.

Cosa ci insegna la storia di Newton?

Che anche i geni veri, figuriamoci quelli che si credono geni,  hanno difficoltà a “domare” il mercato.

L’unica soluzione per guadagnare per ottenere dei risultati positivi dai propri investimenti è seguire un metodo affidabile e imparare a gestire le emozioni.

Il primo nemico siamo noi!

Altro insegnamento è quello di non investire mai tutto su un unico “cavallo” cioè alla base ci deve essere sempre la massima diversificazione in modo da poter ridurre il rischio implicito e non essere succubi del destino di un unico strumento o emittente.

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